Elisabetta Colombo, Fabrizio Bossa, e Vito Annese
A nome del comitato scientifico AIGO

La cattiva notizia è che non esiste ancora il farmaco in grado di guarire dalla colite ulcerosa. In compenso ci sono diverse buone notizie. Intanto è di molto migliorata la terapia di queste malattie, grazie soprattutto all’adeguato uso del cortisone. E’ ormai assai raro vedere in ospedale pazienti con colite ulcerosa in condizioni di rischiare la vita. Inoltre sono disponibili anche i cortisonici di nuova generazione per bocca e per via topica. C’è un’ampia scelta di preparazioni topiche a base di mesalazina, in modo da migliorare la loro tollerabilità. Si è ulteriormente diffuso l’utilizzo dell’azatioprina, quando non sussistano già le indicazioni all’intervento, nei casi di steroido-dipendenza e di intolleranza alla mesalazina. L’utilizzo della ciclosporina, in centri di elevata esperienza, ha consentito di ridurre la frequenza della colectomia in urgenza nei pazienti resistenti alla terapia con steroidi. Inoltre dal 2006 la Commissione Europea del Farmaco ha approvato l’utilizzo dell’infliximab nei pazienti con Rettocolite Ulcerosa in fase attiva da moderata a grave che non rispondono adeguatamente alla terapia convenzionale. E’ in corso di valutazione l’eventuale utilità dei probiotici.