Elisabetta Colombo, Fabrizio Bossa, e Vito Annese
A nome del comitato scientifico AIGO

La risposta corretta è tutto. Infatti non vi sono degli alimenti che devono esclusi in quanto responsabili di un’eventuale riacutizzazione della malattia infiammatoria intestinale.
Delle accortezze dietetiche vanno osservate nelle fase di attività di malattia. In particolare:
ridurre l’assunzione di fibre (verdura, frutta e legumi) in quanto trattenendo acqua possono peggiorare la diarrea
ridurre l’assunzione di latte e derivati, per un deficit temporaneo di lattasi, enzima che scinde il lattosio che non venendo, quindi, completamente assorbito può trattenere acqua nell’intestino contribuendo al peggioramento della diarrea.
Altre accortezze dietetiche le devono osservare i pazienti con malattia di Crohn complicato da stenosi. Nello specifico dovrebbero:
fare cinque pasti al fine di ripartire equamente nelle 24 ore l’apporto dietetico della giornata, evitando pranzi e/o cene abbondanti in modo da evitare che nel tratto stenotico giunga una grande quantità di alimenti determinando distensione intestinale e dolori
seguire una dieta a basso contenuto di fibre in quanto esse si possono accumulare nel tratto stenotico determinando il precipitare di crisi subocclusive.
Eventualmente integrare la dieta con integratori di nutrizione enterale,qualora si osserva un calo ponderale, in attesa dell’intervento chirurgico,
IMPORTANTE!! Evitare restrizioni dietetiche senza aver consultato il gastroenterologo di riferimento. Questo comportamento avviene specialmente in pazienti con crisi subocclusive recidivanti al fine di aver un maggior controllo dei sintomi ed evitare l’intervento chirurgico, ma tale provvedimento è solo rischioso ed inutile!!! L’intervento chirurgico si realizzerà comunque e con restrizioni dietetiche (a parte gli accorgimenti descritti sopra) si incrementano soltanto i rischi peri e postoperatori.