Elisabetta Colombo, Fabrizio Bossa, e Vito Annese
A nome del comitato scientifico AIGO

Gli anti infiammatori non steroidei comunemente usati (es. Nimesulide, ketorolac, aspirina, ecc…) oltre ad essere causa di erosioni ed ulcere a carico del tratto gastroenterico nella popolazione generale, sono controindicati nelle MICI in quanto sono associati ad incremento della probabilità di recidiva della malattia intestinale. Questo rischio vale anche per i COX-2, categoria di anti-infiammatori più selettivi che sarebbero associati ad una maggior gastrolesività; in quanto anche essi in studi clinici si sono dimostrati in grado di determinare una recrudescenza della malattia infiammatoria intestinale in almeno ¼ dei pazienti.

Tuttavia, come per ogni malattia bisogna eseguire un bilancio rischi-benefici in funzione della severità della patologia per cui sarebbe indicato l’uso dell’anti-infiammatorio. Ciò che è da evitare è l’uso improprio di tale farmaco, per esempio per il controllo di una lieve sintomatologia dolorosa ( es. Cefalea, dismenorrea..) per cui si può eseguire in prima istanza un tentativo di trattamento con paracetamolo o tramadolo.