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01/02/2017

Nel 1964, superato l'esame di Patologia Medica con il Prof. Cataldo Cassano con un insperato voto di 30 e lode trovai il coraggio di chiedere al Prof Aldo Torsoli di essere ammesso come studente interno nell'unità di gastroenterologia che aveva da poco formato. Subito venni coinvolto a collaborare alla relazione del 1966 alla Società di Medicina Interna di Cassano e Torsoli sulle Malattie Croniche non Neoplastiche del Colon, dove comparivo tra gli Autori nonostante fossi ancora uno studente.  In questa relazione furono presentati, per la prima volta, gli aspetti clinici, radiologici, endoscopici e istologici delle malattie infiammatorie croniche intestinali. Venne anche presentato un nuovo metodo per l'introduzione nel colon di strumenti di prelievo, di misura e di osservazione cioè l'intubazione transintestinale detta end- to- end. Con questo metodo due anni dopo a Praga, al primo Congresso Europeo di Endoscopia Digestiva del Luglio 1968, presentammo la tecnica di introduzione di un endoscopio nel colon con relative fotografie della mucosa del colon trasverso e della valvola ileo-cecale, prima mondiale assoluta. Sempre nel 1968 trascorsi un periodo a Londra al Saint Mark's hospital dove frequentai gli ambulatori dei pazienti con IBD e dove venivano tenuti regolarmente dei meeting clinico-patologici, prevalentemente su casi di malattie del colon, diretti dal noto anatomo-patologo Prof. C.B. Morson. Tale usanza venne poi adottata nella nostra unità e fu alla base della decisione di creare un gruppo di studio con regolari riunioni incentrate sulla discussione dei casi clinici di malattie infiammatorie croniche intestinali. Questo gruppo, formato dai componenti dell’unità di Gastroenterologia della II Clinica Medica dell'Università La Sapienza di Roma diretta da Aldo Torsoli, presentò insieme ad altri specialisti (radiologi. anatomo-patologici, chirurghi, immunologi) nel 1972 al Congresso della Società Italiana di Medicina Interna una innovativa ed esaustiva relazione sulle malattie infiammatorie croniche intestinali. Sull’onda di questa relazione nel 1973 venne costituito il gruppo di studio denominato GISC (Gruppo Italiano Studio Colon) coordinato da Renzo Caprilli, che, nato come gruppo romano, iniziò poi a diffondersi in ambito nazionale organizzando riunioni scientifiche a Torino (Angelo Pera), Milano (Roberto De Franchis), Ancona (Lucio Capurso), Padova (Giancarlo Sturniolo), Bologna (Massimo Campieri, Paolo Gionchetti) e in altre sedi, dove venivano confrontate le relative esperienze di diagnosi e cura delle IBD. Furono anni entusiasmanti e ricchi di stimoli per tutti, tanto da autofinanziarci le nostre runioni. Solo successivamente, a partire dagli anni novanta subentrò come sponsor la Giuliani che con grande stile e professionalità sostenne le riunioni semestrali che si tenevano a Roma. Queste riunioni erano prevalentemente finalizzate alla realizzazione di studi clinici policentrici che hanno portato alla pubblicazione di numerosi lavori scientifici su riviste internazionali e cementato la collaborazione di quanti in Italia si occupavano di malattie infiammatorie croniche intestinali. Dopo Renzo Caprilli, impegnato a cercare di organizzare un gruppo europeo delle IBD poi divenuto la ECCO (european crohn's and colititis organization) , seguirono come segretari del GISC Franco Pallone, Mario Cottone, Giancarlo Sturniolo. Nel 2001, in una storica riunione a Roma fu fondato insieme al GSMII (Gruppo di studio delle malattie infiammatorie Intestinali) l’Italian Group-IBD Peraltro per un certo periodo continuarono a coesistere sia il GISC che il GSMII con le loro riunioni e anche l’IG-IBD, ancorché non ancora ufficializzato.  Subentrato io come segretario cercai di organizzare al meglio le riunioni del GISC /IG-IBD, presso il congresso nazionale della SIGE che ci accoglieva come sezione di studio della Società. Tuttavia la disponibilità di spazi e di tempo assegnatici dalla SIGE si rivelò presto insufficiente essendo le nostre riunioni sempre più affollate. A questo punto l’idea di organizzare una propria struttura prese piede anche in considerazione della possibilità di poter attrarre e gestire direttamente eventuali fondi per i nostri progetti di ricerca. Come Segretario fui incaricato di organizzare una serie di riunioni per mettere a punto lo statuto che prese spunto da quello dell’AIGO che prevedeva un turnover del comitato coordinatore molto rapido e la limitazione dell’età a 55 anni per l’elezione dei suoi componenti. Finalmente nel luglio 2005 fu approvato l’atto costitutivo dell’associazione IG-IBD alla presenza di un notaio da parte di sette soci fondatori che costituirono il primo Comitato Coordinatore con me come Segretario, con la clausola che l’intero comitato sarebbe stato sostituito entro due anni da soci eletti dall’assemblea, come poi è avvenuto. ll comitato coordinatore si occupò immediatamente di organizzare, come da statuto, il primo convegno annuale dell’Associazione. Furono due le caratteristiche più significative del convegno annuale rispetto alle riunioni precedenti e cioè la presentazione di selezionati contributi scientifici originali, soprattutto da parte di giovani ricercatori, e l’invito a presentare delle relazioni scientifiche da parte di eminenti studiosi stranieri della materia. Nei primi due convegni tenutisi a Roma nel 2006 e a Milano nel 2007 furono presentati 30 comunicazioni orali e parteciparono ai lavori Simon Travis, Pia Munkholm, Claudio Fiocchi e Michael Kamm. Nel 2007 i soci iscritti all'IG-IBD e regolarmente paganti erano già 210. Il resto è storia recente e attuale che tutti conoscete e voglia complimentarmi con coloro che hanno proseguito la conduzione dell'Associazione in questi anni creando molte nuove iniziative e permettendo ai Soci di accrescere le loro conoscenze oltre a sostenere in tutti i modi la formazione e  le ricerche scientifiche dei più  giovani.

Paolo Paoluzi